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Innalzata la Soglia di Reddito per il Gratuito Patrocinio ad € 12.838,01 e dovere dell’avvocato di inserire nell’atto introduttivo del giudizio l’avvertimento che la parte, sussistendone i presupposti di legge, può presentare istanza per l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato.

Una vittoria per l’avvocatura e per la nostra società, un aumento di oltre mille euro rispetto alla cifra inizialmente indicata dal decreto del Ministero del 21.04.2023 nr. 94 pari ad € 11.734,93 e parametrato al costo della vita dell’ultimo biennio, periodo in cui l’inflazione ha colpito pesantemente la vita degli italiani.

Con il decreto interdirigenziale datato 10 maggio 2023, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 6 giugno scorso, nr. 130, è stato portato ad euro 12.838,01 il limite di reddito per l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato (soglia ulteriormente innalzata, come già risaputo, per i soli giudizi penali, di € 1.032,91 per ogni familiare convivente dell’istante).

Ma cosa comporta esattamente questa novità e come si inquadra all’interno del contesto giuridico attuale?

Il patrocinio a spese dello Stato, più conosciuto come “gratuito patrocinio”, è un istituto consacrato nella legislazione processuale (D.P.R. 115/2002) che ha dato concretezza alla norma di rango costituzionale che all’art. 24 espressamente prevede che “tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti ed interessi legittimi”, per assicurare ai non abbienti i mezzi per agire e difendersi davanti ad ogni giurisdizione. Istituto cardine del diritto processuale italiano, è una risorsa per tutti, un meccanismo che permette alle persone con reddito basso o che si trovano in situazioni economiche precarie, di avere accesso alla giustizia senza dover affrontare pesanti oneri finanziari legati all’assistenza legale ed alle spese di giustizia, che rimangono a carico dell’erario.

La recente Riforma Cartabia, che ha portato ulteriori novità in ambito giudiziario, ha modificato l’art. 163 c.p.c., che adesso prevede che nell’atto introduttivo del giudizio debba essere espressamente inserito l’avvertimento che la parte, sussistendone i presupposti di legge, può presentare istanza per l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato.

Un ulteriore sforzo verso un’effettiva democratizzazione dell’accesso alla giustizia. L’opportunità di richiedere il patrocinio a spese dello Stato rende la rappresentanza legale accessibile a tutti, contribuendo ad una maggiore equità del sistema giudiziario, assicurando a tutti i cittadini di ottenere la difesa tecnica di un avvocato nei giudizi che li riguardano.

L’innalzamento della soglia di reddito per l’ammissione al gratuito patrocinio e l’espresso avvertimento di inserire nell’atto introduttivo del giudizio che la parte può presentare istanza per l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato, introdotto dalla Riforma Cartabia, segnano un importante passo in avanti nella promozione dell’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge. Novità che garantiscono un migliore accesso alla giustizia per tutti, indipendentemente dalla propria situazione reddituale. Un segnale positivo verso una maggiore inclusione e tutela dei diritti di ogni individuo nella società.

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